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“Più Cento. SIAI Marchetti. Dal 1915 storie di uomini e aeroplani” di Luciano Pontolillo

“Più Cento” è il titolo del volume realizzato da Luciano Pontolillo in occasione dei 100 anni dalla nascita della SIAI Marchetti.

Era il 12 agosto 1915 quando a Milano venne fondata la Società Idrovolanti Alta Italia, dagli imprenditori Domenico Lorenzo Santoni, già fondatore nel 1913 della Anonima Costruzioni Aeronautiche Savoia, e Luigi Capè. Direttore tecnico era Raffaele Conflenti.

Nel 1920 la SIAI acquisì la Anonima Costruzioni Aeronautiche Savoia e negli anni a seguire i velivoli prodotti erano conosciuti come SIAI-Savoia.

Sempre nel 1920 Raffaele Conflenti diventò direttore tecnico della Chantiers Aéro-Maritimes de la Seine (CAMS), abbandonando quindi la SIAI. Al suo posto, nel 1921, arrivò l’ing. Alessandro Marchetti grazie al quale l’azienda di Sesto Calende realizzò negli anni a venire alcuni dei progetti più innovativi e di successo a livello mondiale. Basti pensare ai velivoli prodotto in questo periodo, come l’S.55 utilizzato per le crociere transatlantiche di Balbo e l’S.M. 79 Sparviero utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale e dai “Sorci Verdi” nelle trasvolate. Ma anche l’S.16ter utilizzato per il volo dei 55.000 chilometri di De Pinedo e l’S.64 di Ferrarin per la trasvolata atlantica.

Con l’ingresso di Marchetti l’azienda assume la denominazione Savoia-Marchetti ed i velivoli vengono denominati con le lettere S.M. dove S sta per Savoia e M per Marchetti. A partire dal 1944, e fino agli anni ’80, la ditta di Sesto Calende tornò alla vecchia denominazione di SIAI, abbandonando il monarchico “Savoia”, con il nuovo significato di Società Italiana Aeroplani Idrovolanti.

Il dopoguerra rappresenta un periodo di difficoltà per la SIAI, che prova a rinascere producendo nuovi modelli, come il quadrimotore SM.95 e il trimotore SM.82 “Marsupiale”. L’azienda prova a diversificarsi, e negli anni ’50 negli stabilimenti di Vergiate si revisionano anche i bimotori C-47 Dakota in servizio presso le forze armate americane di stanza in Europa, oltre ai Beechcraft C-45 e il Farchild C-123 Provider. A Malepensa invece vengono revisionati i Lockheed T-33 dell’Aeronautica Militare. Successivamente saranno prodotte anche varie parti dell’F-104, G.91, G.222, Panavia Tornado…  sarà effettuata la manutenzione su velivoli come C-119 e C-130, e saranno assemblati i Boeing C-47 Chinook.

Negli anni ’60 arriva la svolta, grazie a due modelli di successo.
L’S.205, sviluppato da Alessandro Brena, è un monomotore destinato al mercato dei velivoli da turismo. Anche l’Aeronautica Militare ne acquisto circa 50 in una versione modificata, l’S.208, destinato a compiti di collegamento, traino alianti e allenamento al volo.
L’SF-260, progettato da Alessandro Marchetti, è un monomotore ad ala bassa, utilizzato dalle forze armate (tra cui l’Aeronautica Militare) come addestratore basico, o dai privati come aereo da turismo e acrobatico. E’ stato commercializzato in 39 paesi e tutt’ora in produzione presso l’Aermacchi.

Dopo il successo dell’SF-260, la SIAI fa un salto in avanti, sviluppando l’S-211, un aereo da addestramento basico/intermedio con motore a getto fortemente voluto dal Direttore Generale SIAI-Marchetti Cav. Fredmano Spairani per il rilancio dell’azienda. Purtroppo non ebbe il successo sperato e il progetto fu accantonato fino a pochi anni fa quando, dalle ceneri dell’S-211 è nato il “moderno” M-345HET. Ve ne abbiamo parlato in un precedente articolo “Frecce Tricolori: addio MB-339, arriva l’M-345 HET!

Nel 1983 la SIAI viene acquisita da Augusta e nel 1997 venne rilevata dalla Aermacchi. Termina così la storia di una delle più importanti aziende italiane, che però continua a vivere nei cuori di tutti gli appassionati anche grazie a “Più Cento”.

Attraverso foto, schede e racconti Pontolillo ci fa rivivere quegli anni in cui l’aviazione italiana e la SIAI rappresentavano l’avanguardia.

La storia degli aerei è legata agli uomini che li hanno costruiti e pilotati, e in “Più Cento” Pontolillo rende omaggio ai personaggi che hanno portato gli aeroplani della SIAI e l’Italia in tutto il mondo.

Gli aerei prodotti a Sesto Calende sono legati indissolubilmente ad alcune delle imprese aviatorie più importanti nella storia dell’aviazione come ad esempio:

  • 1925 – Francesco De Pinedo e Ernesto Campanelli volano da Setsto Calende a Melbourne (Australia) per poi tornare a Roma passando per Tokyo (Giappone) con un S.16ter ribattezzato “Gennariello” – De Pinedo raccolse le cronache del viaggio nel libro “Un volo di 55000 chilometri”
  • 1927 – Francesco De Pinedo con Carlo Del Prete e il motorista Vitale Zacchetti raggiunge l’Arizona (USA) passando da Buenos Aires (Argentina) a bordo di un S.55 denominato “Santa Maria”- De Pinedo raccolse le cronache del viaggio nel libro “Il mio volo attraverso l’Atlantico e le due Americhe”
  • 1928 – Arturo Ferrarin e Carlo Del Prete volano con un S.64 da Guidonia Montecelio a Natal (Brasile) senza scalo. Conquistano il primato di distanza senza scalo. Qualche giorno prima avevano conquistato il primato mondiale di durata di volo in circuito chiuso – Ferrarin descrisse i suoi raid nel libro “Voli per il mondo”
  • 1930 – La Crociera aerea transatlantica, organizzata da Italo Balbo, 12 idrovolanti Savoia-Marchetti S.55A decollano da Orbetello e raggiungono Rio de Janeiro – Balbo raccoglie le memorie di questa impresa nel libro “Stormi in volo sull’oceano”
  • 1933 – La Crociera aerea del Decennale, organizzata da Italo Balbo, 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X decollano da Orbetello per arrivare a Chicago per poi far ritorno a Roma passando da New York – Balbo raccoglie le memorie di questa impresa nel libro “La centuria alata”
  • 1937 – La competizione Istres – Damasco – Parigi alla quale parteciparono 8 S.M.79CS dei “Sorci Verdi”
  • 1938 – La trasvolata atlantica Roma – Dakar – Rio de Janeiro compiuta 3 S.M.79T dei “Sorci Verdi”

Un volume molto curato e condito da numerose foto e illustrazioni, che ripercorre la storia della SIAI con descrizioni dettagliate dei velivoli, biografie dei personaggi, rievocazioni delle imprese aviatorie e interessanti aneddoti sulla vita quotidiana in azienda. Un perfetto regalo per ogni appassionato!

“Più cento. SIAI Marchetti. Dal 1915 storie di uomini e aeroplani”
E’ un volume di 280 pagine, edito da Aviani & Aviani editore, pubblicato in bilingue (italiano-inglese), ricco di illustrazioni.
Potete consultare un’anteprima su http://issuu.com/luckyplane/docs/_100_anteprima e trovare molte informazioni anche sulla pagina Facebook ufficiale https://www.facebook.com/piu.cento.siai.marchetti.
Potete acquistare il volume contattando piucento.siaimarchetti[at]gmail.com o su Amazon e IBS.

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