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Scramble sui cieli di Napoli

Napoli, 8 Ottobre 2008 – Paura e preoccupazione stamattina nell’area vesuviana e in alcuni quartieri di Napoli, per un forte boato udito intorno alle otto.

Un F-16 dell'A.M.I.
Un F-16 dell'AMI

Il boato che ha messo in allarme oggi la popolazione nell’area vesuviana è stato provocato da due caccia F-16 che hanno superato la velocità del suono, provocando il cosiddetto bang supersonico, durante l’intercettazione di un velivolo sospetto.

Il velivolo intercettato, secondo quanto ricostruito dall’Aeronautica, risultava sia ‘sconosciuto’, sia privo del piano di volo. Gli enti civili del traffico aereo hanno dunque subito allertato la catena militare e, alle 7.18, è stato dato l’ordine di ‘scramble‘, cioè di decollo immediato su allarme.

Dal 37esimo Stormo dell’Aeronautica di Trapani – dopo sei minuti, alle 7.24 – si sono alzati in volo due caccia F-16. L’aereo nel frattempo era stato identificato, ma il pilota aveva fornito dati non chiari. Inoltre, informato che era oggetto di una intercettazione, ha fatto sapere che avrebbe cambiato rotta, confermando il suo atteggiamento sospetto.

L'ilyushin 76
L'Ilyushin 76

Il velivolo è stato raggiunto sulla direttrice Foggia-Napoli alle 7.45. Il ‘bang’ si è verificato all’altezza del Golfo di Napoli, quando i caccia, durante le fasi dell’intercettazione, a circa 40.000 piedi di quota, hanno superato la velocità del suono.

Una volta intercettato è stato accertato che il velivolo era un ‘Ilyushin 76‘ civile bielorusso, da trasporto passeggeri, decollato da Sebha in Libia e diretto a Linz, in Austria. In pochi minuti è stato scortato fino a nord delle isole Tremiti, fuori dallo spazio aereo nazionale. Cessato l’allarme i due F-16 sono tornati alla base. L’aereo intercettato è poi atterrato all’aeroporto di Linz, in Alta Austria.

Una portavoce del ministero della difesa a Vienna ha precisato che l’aereo intercettato dall’aviazione militare in Italia, e nel frattempo atterrato all’aeroporto di Linz, stava tornando da un volo di rifornimento in Ciad nell’ambito della missione europea Eufor. Il velivolo era in missione “su mandato dell’Austria”, ha detto confermando l’avvenuta intercettazione da parte di caccia italiani. L’aero aveva portato in Ciad pezzi di ricambio sanitari nell’ambito dell’operazione Eufor dell’Unione europea. Secondo la portavoce, non vi sarebbe stato un errore sulla rotta seguita bensì, molto probabilmente, degli “equivoci” sulla dicitura scritta del volo. L’Austria partecipa alla missione Eufor con 140 uomini.

Quanto accaduto oggi sui cieli dell’area vesuviana, dove due caccia F16 hanno superato la velocità del suono provocando un “bang” supersonico, ha un recente precedente in Toscana. Il 16 settembre scorso era stata una coppia di caccia Eurofighter del 4/o stormo di Grosseto impegnati nella intercettazione di un velivolo sospetto, a provocare i boati avvertiti a Firenze ed anche nel bolognese: l’aero intercettato aveva poi ripristinato il contatto radio e l’allarme era rientrato.

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