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Con il Pioneer Team ad Avignon Air Show 2017

Il 24 e 25 settembre From The Skies ha seguito la trasferta del Pioneer Team all’Avignon Air Show.

L’air show, organizzato dall’Aéroclub Vauclusien, si è svolto presso l’Aeroporto di Avignone Caumont, a 90 Km a Nord di Marsiglia.

Hanno partecipato performer di ogni tipo: pattuglie come Patrouille de France, Red Devils, Breitling Jet Team, solo display come F-16 belga e Rafale francese, warbird come Sea Fury, P-51, P-40, piloti acrobatici come Aude Lemordant, il duo Captens… e molti altri.

A rappresentare l’Italia era presente il Pioneer Team, una pattuglia acrobatica composta da piloti italiani che volano in formazione con 4 velivoli ultraleggeri Pioneer 330, prodotti a Pordenone dalla Alpi Aviation. Nel corso del report vi farò conoscere nel dettaglio il team ed i loro velivoli.

Ho avuto il piacere di volare con uno dei componenti del team, il Com.te Alberto Biagetti, con il quale sono decollato da Artena (a Sud di Roma) per questo lungo viaggio.

Ecco il resoconto, testo e foto a cura di Valerio De Cecco.
Prossimamente, gallery fotografica completa sulla nostra pagina Facebook.

  • Decollo da Artena

L’Aviosuperficie di Artena è dislocata su due piste differenti, separate una dall’altra di circa 2 Km. Il Pioneer 330 di Alberto è hangarato presso la pista “Nimitz”, il nome rende bene l’idea visto che la conformazione orografica dell’aviosuperficie ricorda molto quella di una portaerei.

Sono le 7:00 di sabato 24, il sole inizia ad illuminare il cielo che si rivela pulito e sgombro da ogni nuvola, un’ottima giornata per volare. Alberto aveva già preparato e rifornito il Pioneer 330 in vista della trasferta. Non ci resta che completare il giro di ispezione ed i controlli pre-volo. Dopo aver completato i controlli carichiamo i bagagli e decolliamo da Artena. Iniziamo a fare quota sorvolando la valle del Tevere….

  • Tappa a Cremona e Decollo per Avignon

Il nostro piano di volo prevede una prima tappa all’Aeroporto di Cremona-Migliaro dove atterriamo alle 9:45. Ci  ricongiungiamo con il resto del Pioneer Team con il quale facciamo un rapido briefing per definire la seconda parte del viaggio. Riforniamo e saltiamo di nuovo dentro il Pioneer 330 con destinazione Avignone.

Tentiamo una rotta diretta da Cremona ad Avignone, ma nei pressi di Genova la copertura nuvolosa è troppo bassa e nell’entroterra le condizioni meteo non sono favorevoli, dobbiamo passare lungo la costa. Quindi sorvoliamo Albenga, Imperia, Sanremo, per poi arrivare in Francia a Mentone.

Proseguiamo sul mare lasciando sulla destra il Principato di Monaco – con i suoi yacht – e Nizza, per poi fare rotta verso l’aeroporto di Avignon, che salutiamo prima di atterrare con un passaggio in formazione e fumi accesi.

Dopo 5 ore dal decollo da Artena arriviamo così a destinazione.

  • Day 1 ad Avignon, sunsleet airshow!

Scendiamo dagli aerei ed il Team si mette subito all’opera. L’ala del Pioneer 330 fa da supporto per il primo briefing con gli organizzatori: il programma prevede un sunset airshow (spettacolo al tramonto) nella giornata di sabato, mentre per la domenica è previsto un programma di volo che inizia alle 10:30 e termina alle 18:00.

Nel primo pomeriggio inizia il lavoro di preparazione degli aerei che dovranno affrontare in sunset airshow

L’esibizione serale del Pioneer Team è caratterizzata dall’utilizzo di effetti pirotecnici e fumogeni che rendono il tutto ancor più spettacolare.

La preparazione è lunga e meticolosa, ogni pilota si prende cura del proprio aereo: sulle estremità alari vengono installati i supporti per il “Silver Rain” – l’effetto pirotecnico scintillante stile bengala – mentre sotto le ali vengono installati dei pod progettati e costruiti dal Team che ospitano le flare ed i fumogeni colorati.

Ecco il filmato dell’esibizione al tramonto del Pioneer Team ad Avignone con suggestive immagini onboard

 

I piloti possono armare e attivare, attraverso un comando elettrico, gli ‘effetti speciali’ durante la loro esibizione.
Un tocco di creatività e originalità che rende l’esibizione del Pioneer Team unica ed emozionante.

L’esibizione al tramonto del Pioneer Team è preceduta da quella dei Captens, Hawker Hunter, Rafale e Breitling Jet Team, ed è seguita da Johan Gustafsson il quale chiude il sunset airshow con il suo aliante che illumina la scena con led e fuochi pirotecnici colorati.

  • A cena con il Pioneer Team

La serata prosegue con la cena di gala organizzata dall’Aéroclub Vauclusien. E’ l’occasione giusta per fare due chiacchiere e conoscere meglio il componenti del team.

Basato nella provincia di Pordenone presso l’Aviosuperficie La Comina – che nel 2010 ha festeggiato i 100 anni di attività – il Pioneer Team è stato fondato nel 2005 dalla volontà di un gruppo di piloti ed istruttori di volo: Franc Borin, Corrado Rusalen, Claudio Fogli, Marco Gioria. Grazie alla disponibilità di alcuni piloti ex Frecce Tricolori, il team si è addestrato al meglio per affinare la tecnica e sviluppare un programma di volo in grado di esaltare le doti di maneggevolezza del Pioneer 330 e mettere in risalto la precisione e l’eleganza del volo in formazione.

Nel corso degli anni il programma di volo ha subito variazioni, sia per quanto riguarda le figure che nella tecnica, con l’introduzione (come accennato in precedenza) di fumi colorati e giochi pirotecnici, a dimostrazione della dinamicità e creatività del Team che ad oggi si esibisce

I componenti del Pioneer Team

La formazione del Team che ha partecipato all’Avignon Air Show era così composta:

  • Corrado Rusalen, Leader. Fondatore del Pioneer Team e di Alpi Aviation (azienda che produce la gamma di velivoli Pioneer e non solo) è istruttore VDS aeroplano e elicottero, pilota Aviazione Generale con oltre 8000 ore di volo.
  • Silvia Rappo, numero 2, in volo occupa la posizione di Gregario Sinistro, a terra è il Team Manager. Oltre 1200 ore di volo, ha un passato da wing walker.
  • Marco Savini, numero 3, Gregario Destro. 1550 ore di volo, pilota VDS e AG. E’ CEO di BigRock, scuola di computer grafica.
  • Alberto Biagetti, numero 4, Fanalino e Safety Manager. Esperienza di 14.000 ore di volo tra SIAI SF.260, MB326, G91, F104, MD80, B747. Ora in pensione, si diverte con il suo Pioneer 330.
  • Loris Mazzetto, Ground Coordinator. 26 anni, il più giovane del gruppo, è istruttore VDS, pilota di autogiro e pilota privato di Aviazione Generale con all’attivo circa 1100 ore di volo. Sta studiando per conseguire l’ATPL presso la CAE Oxford Aviation Academy.

Gli altri componenti sono:

  • Sandro Nicosanti, Gregario Destro. Esperienza di 20 anni con 2.200 ore su velivoli leggeri ad ala fissa e 250 ore di elicottero
  • Claudio Fogli, Fanalino e fondatore del Team con Corrado. 3.000 ore di volo, in possesso di brevetto VDS e licenza di volo per alianti e traino.
  • Clara Cirasa, Coordinatrice e Speaker

In 12 anni di attività il Pioneer Team si è esibito in diversi paesi. Corrado mi racconta: “Abbiamo preso parte a circa 300 air show, ed io ho partecipato a tutte le esibizioni”. “Siamo stati in Libia per i festeggiamenti del 40° anniversario della Rivoluzione, negli Emirati Arabi, in Corea del Sud, Giappone…”.
Quest’anno 8 esibizioni in Repubblica ceca, Spagna, Grecia, Svizzera al Breitling Sion Air Show e l’impegnativa trasferta in Cina al Formation Aerobatics Championships che vi abbiamo documentato in questo reportage a cura di Antonio Di Trapani.

Dopo aver conosciuto il Team, scopriamo qualche dettaglio sul Pioneer 330.

Il Pioneer 300 e il Pioneer 330

lI Pioneer 300 nasce nel 1998-1999 partendo dai disegni dell’Asso V di Bepi Vidor. Realizzato interamente in legno, Alpi Aviation ha introdotto alcune modifiche e migliorie al progetto iniziale, come i semigusci in composito che rivestono la fusoliera e la deriva (nella versione Hawk i semigusci rivestono anche le ali), realizzando un ULM dalla linea filante e dalle prestazioni eccezionali.

Motorizzato con Rotax ULS 912 da 100 Hp, ha un’autonomia di 1000 Km con consumo di 18.5 l/h e velocità di crociera 250 Km/h. Le prestazioni variano in base alla versione: “S” con ala corta, “N” con ala più lunga, “KITE” con carrello fisso. I dettagli su www.alpiaviation.com

Il Pioneer 330 ‘ACRO’ è derivato dal Pioneer 300. La struttura, che riprende quasi completamente quella del P300, è stata irrobustita ed in parte ridisegnata per consentire un inviluppo di volo dai +9 G ai -4.5 G a rottura, ovvero +6 e -3 volabili. Il longherone alare è in pezzo unico e l’ala non ha diedro, mentre il P300 (utilizzato nel team da Silvia Rappo) ha un longherone per ala e un diedro di 10°. E’ presente anche un impianto fumogeno.

La livrea del Pioneer Team è stata disegnata da AircraftStudioDesign di Mirko Pecorari

  • Day 2 ad Avignon, inizia l’ airshow

Domenica 24 settembre all’Aeroporto di Avignone Caumont è tutto pronto per l’airshow.
Sono le 8:30, gli addetti sistemano le ultime transenne e cartelli con le indicazioni, mentre noi ci rechiamo presso l’Aero Club per il briefing con gli altri equipaggi. Il Direttore della manifestazione inizia a fornire le prime indicazioni, in sottofondo un rombo familiare… deve essere qualcosa con molti cavalli… si, è il P51D “Moonbeam McSwine” che volteggia sul cielo dell’aeroporto, spazzando via quella poca nebbia che ancora avvolge Avignone!

Terminato il briefing viene consegnato il programma della giornata. Il Pioneer Team si esibirà alle 12:50 dopo lo Starduster SA-300 e il Falcon 50 della Marine Nationale, così da poter sfruttare lo slot delle 15:00 per decollare e rientrare in tempo in Italia.

Ci rechiamo in linea volo e prepariamo gli aerei. La preparazione richiede molto tempo, bisogna ricaricare le flare, fumi bianchi (olio di vasellina) e fumogeni colorati. La giornata è calda e soleggiata, nel frattempo lo show ha inizio con il lancio dei paracadutisti e l’arrivo della Patrouille de France.

Siamo a ridosso delle 12:50, gli aerei sono pronti per lo spettacolo, gli equipaggi salgono a bordo e ricevono l’autorizzazione al rullaggio. Ora è il turno del Pioneer Team!

I 4 Pioneer 330 decollano in formazione e dopo qualche istante si ricongiungono su cielo campo, inizia la danza accompagnata dal sottofondo musicale. Lo speaker presenta la pattuglia al pubblico francese mentre Loris da terra coordina il team e fornisce le indicazioni.

Passaggi e virate in formazione, incroci, aperture.. per poi arrivare al clou del programma. L’apertura in verticale con lancio di flare, seguita dal passaggio finale con i fumi tricolori sulle note di ‘O sole mio. Tutto molto bello, e anche il pubblico francese applaude!

Lo show continua, sfilano in coppia il Grumman TBM Avenger e lo Skyraider, i Captens, il duo formato dall’Hawker Hunter degli “Amici dell’Hunter”  e l’Hawker Sea Fury della collezione Flying Legends.

  • Il Rientro

Intanto il Team, atterrato dall’esibizione, si prepara per il rientro in Italia. Il tempo stringe ed il maltempo potrebbe giocare un brutto scherzo. Gli aerei vengono riforniti e, dopo un rapido pranzo, saliamo a bordo in attesa di essere autorizzati al decollo.
Mentre iniziamo il rullaggio, Catherine Maunoury (63 anni) con il suo Extra 300 e Aude Lemordant (35 anni) con il suo Extra 330SC volteggiano sulle nostre teste simulando una finta caccia. La qualità e la tecnica di volo è eccezionale, non a caso Catherine e Aude sono campionesse del mondo di acrobazia aerea. Le due campionesse atterrano, e riceviamo l’autorizzazione al decollo.

Come per l’andata, la rotta per il ritorno subirà varie modifiche per via del meteo. A Cogoleto, io ed Alberto ci separiamo dal resto del Team, noi proseguiamo lungo la costa Tirrenica (Portofino, Marina di Pisa, Piombino) per poi intercettare la valle del Tevere passando da Tarquinia.
Alle 19 siamo ad Artena, in anticipo su quanto previsto, merito di Alberto che ha saputo far fronte a tutte le variabili incontrate nel tragitto.

Il Pioneer 330 si è rivelato un ottimo aereo da turismo anche se la sua vocazione è molto “sportiva”, e con Alberto il tempo è passato ancora più velocemente vista la sua gentilezza e cordialità nel rispondere ad ogni mia domanda e curiosità. Avevo già volato in passato con il Pioneer 300 – che in crociera raggiunge velocità leggermente superiori del P330 – ma solo per brevi trasferimenti, affrontare una trasferta così lunga mi ha dato modo di approfondire ancor di più alcuni aspetti di questa splendida macchina.

Mentre riponiamo il P330 in hangar abbiamo anche il tempo di goderci il tramonto, a conclusione di due giornate stupende che per me hanno rappresentato un’esperienza unica in compagnia di un fantastico gruppo di piloti. A loro va tutto il mio ringraziamento per avermi dato la possibilità di scoprire il loro “mondo” da così vicino, con grande professionalità e disponibilità.

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