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26th FAI World Aerobatic Championship 2011: alcune considerazioni ed intervista a Vittorio Primultini

I mondiali di acrobazia aerea (World Aerobatic Championship) sono terminati ormai da un paio di settimane; questo evento poteva rappresentare l’occasione giusta per rilanciare il volo sportivo in Italia, ma resta un pò di amaro in bocca per come sono andate le cose.

Hamilton mi ha dato la possibilità di vivere da vicino la fase finale dei Mondiali e l’Air Show, ed in qualità di appassionato di aviazione e pilota VDS ho notato che alcuni aspetti dell’evento non sono stati gestiti al meglio. Fino a qualche giorno fa pensavo che questo fosse solo il mio personale punto di vista, condiviso da pochi, ma ho riscontrato che nei vari forum e mailing list il malcontento si sta propagando.

Le principali critiche mosse all’organizzazione riguardano:

  • scarsa risonanza dell’evento dovuta alla poca pubblicità che ne è stata fatta -> il campionato del mondo poteva rivelarsi il mezzo ideale per far avvicinare molti appassionati (e non) al mondo del volo
  • scarsa partecipazione di aziende del settore -> all’aeroporto di Foligno erano presenti circa 15 stand, quasi tutti occupati da aziende locali che poco avevano a che vedere con il volo
  • la mancata autorizzazione all’atterragio per gli ULM (aerei ultraleggeri) -> l’aeroporto è stato chiuso per favorire il corretto svolgimento delle gare, ma è stata negata la possibilità di far atterrare gli aerei ultraleggeri anche prima e dopo (9:00 – 19:00) le gare e l’air show di domenica… questo avrebbe permesso a molti appassionati di poter raggiungere Foligno e di riempire i parcheggi con 100, 200, 300… aerei, come avviene regolarmente durante i classici raduni di Ozzano e Castiglion del Lago
  • lo scarso interesse e partecipazione dell’AeCI nella promozione dell’evento -> non era presente neanche con uno stand, e questo la dice lunga… mi sono domandato: metti che un bambino/ragazzo/adulto/anziano fosse capitato all’aeroporto di Foligno “per caso”, e vedendo volare tutti quegli aerei si domandasse “come posso diventare un pilota come loro?”, a chi avrebbe potuto chiedere informazioni???
  • la gestione dei visitatori/spettatori e dell’air show ha lasciato desiderare -> fino a domenica mattina, era impossibile accedere al sedime aeroportuale per chi fosse sprovvisto di Pass; si doveva assistere alle gare dal parcheggio o lungo la strada, con una visuale non ottimale. L’air show, a differenza da quanto pubblicato sull’opuscolo distribuito a Foligno, ha visto la mancata partecipazione di alcuni “protagonisti”, come Mikhail Mamistov (campionedel mondo 2011), Bob Holland, l’M346, Equipe de Voltige, Dallan, Canadair, P-180… chissà perchè..

A queste critiche, si contrappongono i complimenti fatti da tutti i team stranieri che hanno partecipato al mondiale; si sono complimentati per come sono state organizzate le sessioni di gara e per il loro svolgimento regolare, e per l’ospitalità che hanno ricevuto, tant’è che hanno chiesto a gran voce di organizzare il prossimo europeo e mondiale di nuovo a Foligno.

Ho pensato che intervistare una persona che ha partecipato ai mondiali in qualità di atleta sia un ottimo punto di vista per capire come sono andate le cose. Per questo martedì scorso ho intervistato Vittorio Primultini, pilota acrobatico categoria “illimitata” della Nazionale Italiana, che ha preso parte ai Mondiali di Foligno.
Sul gruppo Facebook “Italian Aerobatic Team 2011” Vittorio ha rilanciato parte dell’intervista già da qualche giorno, suscitando commenti e spunti di riflessione da parte di molti addetti ai lavori.

L’intervista a Primultini è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’aviazione sportiva italiana, che negli ultimi anni ha visto una costante riduzione di piloti coinvolti nella specialità dell’acrobazia a motore, tant’è che per la categoria Sportmen quest’anno il titolo italiano non è stato assegnato a causa di mancanza di concorrenti.

Ecco cosa è emerso:

  • Ciao Vittorio, innanzitutto volevo fare i complimenti a te ed ai tuoi colleghi italiani per aver rappresentato l’Italia a questi mondiali. Proverò a farti qualche domanda, probabilmente alcune sono fuori la tua competenza (soprattutto per ciò che riguarda l’organizzazione dei WAC), rispondimi se puoi e come puoi, non vorrei metterti in difficoltà!

Ciao Valerio, come prima cosa voglio ringraziarti per i complimenti molto benaccetti. So che ho qncora moltissimo da migliorare prima di poter fare bella figura contro il resto del Mondo. So comunque anche che il mio risultato rispecchia la realtà italiana per l’acrobazia a motore e per tutti gli sport aeronautici.

  • Come è organizzata la Nazionale Italiana di Acrobazia Aerea?
Al momento nella nazionale di acrobazia possono accedervi i primi classificati del campionato categoria Illimitata dell’anno precedente. C’è anche una squadra della categoria Avanzata che ha le stesse regole per la selezione. Per entrambe i posti da riempire sono 8 dei quali, in presenza di pilotesse, massimo sono 5 uomini e 3 donne. Ovviamente i posti disponibili possono variare a seconda della disponibilità di piloti. Oltre a questo per accedere alla squadra bisogna aver totalizzato almeno un voto di 6 (mi sembra!!!) come media ad una gara di campionato. Chi non ci arriva non rientra in squadra. Attualmente in Italia competiamo in Illimitata solamente in 2, ed abbiamo voti simili, quindi siamo entrambe in squadra. Io e Gianfranco Cillario.
  • Su internet faccio difficoltà a recuperare informazioni… Immagino che da quando l’AeCI è stata commissariata e la FSIVA ha cessato di svolgere il ruolo che aveva (come accaduto per le altre federazioni), l’organizzazione e la promozione del volo acrobatico in italia ne abbiano risentito.
A dire il vero già con la FSIVA si è visto un grandissimo ridimensionamento del settore. Molti han smesso di gareggiare a causa delle decisioni prese dal direttivo della FSIVA. Non voglio entrare nel merito delle decisioni o dei motivi dell’accaduto, è comunque un dato di fatto che i piloti se ne son andati a gambe levate. Ora che la FSIVA non esiste piu, SEMBRA che qualcuno stia ritornando, ma è ancora presto per dirlo.
  • Ci sono giovani che ancora si appassionano a questo sport?

Ci sono persone che si avvicinano all’acrobazia, però non son molti quelli che si avvicinano alle gare. Il motivo principale è che ci sono poche scuole acrobatiche in Italia, e alcune di queste non spingono i propri alievi ad avvicinarsi alle gare. La maggiorparte dei club denigra l’acrobazia indicandola come pericolosa e poco redditizia sia finanziariamente che a livello di qualità di pilotaggio. Assolutamente non vero per la seconda parte, purtroppo vero per la prima.

  • Qual’è l’iter che un ragazzo deve intraprendere per conseguire l’abilitazione acrobatica, e per poi proseguire per arrivare a praticare l’Unlimited?
L’iter è molto semplice, prima bisogna conseguire la licenza privata, poi totalizzare almeno 100 ore come pilota responsabile. Questa è una limitazione molto grossa, imposta da ENAC, ed è completamente inutile. C’è chi sta lavorando per eliminarla, speriamo avvenga presto. Dopo che si hanno i minimi requisiti ci si può iscrivere ad una scuola acrobatica per conseguire l’abilitazione al volo acrobatico. Servono un minimo di 12 ore di volo, normalmente fatte con un CAP-10C. Una volta conseguita l’abilitazione al volo acrobatico si è arrivati all’obbiettivo, si è pronti per la prima gara in categoria Sportman. Credimi se dico che è piu semplice a farsi che a dirsi. Da qui in poi basta volare e migliorarsi per poter arrivare all’Illimitata. Per passare da Sportman ad Intermedia servono 3 gare con un risultato migliore di 6,5 e un check di un istruttore o di un pilota di Illimitata. Stessa cosa per passare da Intermedia ad Avanzata e da Avanzata all’Illimitata con l’unica differenza che per queste categorie serve anche un anno di appartenenza alla categoria precedente. Ci tengo a sottolineare che solo ed esclusivamente facendo gare si riescono a migliorare Le proprie capacità acrobatiche. E’ difficile da spiegare ma è cosi.
  • Vedo che all’estero qualcuno è riuscito a trasformare il volo acrobatico in un “lavoro”, ovvero riesce a guadagnare qualche soldo volando e divertendosi, anche perchè ci sono degli sponsor che investono seriamente (un esempio: Red Bull). In Italia come siamo messi? Si riesce a vivere di acrobazia?
In Italia siamo messi male anche su questo fronte. Solo una persona ci è riuscita nel nostro paese, Francesco Fornabaio. Lui è l’unico italiano che vive di acrobazia. E’ soprattutto per questo che non lo vedete nei campi di gara. Per vivere deve fare manifestazioni quindi ogni volta che le due cose sono concomitanti trovo giusto che lui prediliga fare una manifestanzione piuttosto di una gara. In Europa poi son molto pochi quelli che vivono come lui di acrobazia. Giustamente hai citato RedBull che è uno degli sponsor piu quotati nel settore. Al momento non ha sponsorizzato nessuno in Italia negli sport aeronautici, chissà se prima o poi succederà qualcosa!
  • L’Extra con il quale hai volato a Foligno aveva immatricolazione straniera (forse tedesca.?!) in Italia non si vedono molti mezzi di questo tipo. Come mai?
Il motivo è molto semplice, si chiama ENAC. In Italia il velivolo è troppo burocratizzato, ci sono tempi infiniti per ottenere le visite per il rinnovo del certificato di navigabilità, per fare un passaggio di proprietà, senza parlare dei costi. In Germania è tutto piu snello e veloce. Sembra quasi che ENAC non voglia piu occuparsi dei velivoli da diporto o sportivi perchè ha già troppo da fare con i velivoli commerciali … avete mai visto l’immatricolazione di molti velivoli Alitalia? oppure AirOne? Lasciate solo che vi dica che non comincia con I-… Quindi anche ii velivoli commerciali DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA stanno andandosene. Non so cosa abbia intenzione di fare ENAC prima di rimanere senza lavoro!
  • Il primo degli italiani classificati ai mondiali sei tu, ed ho letto che anche nel campionato nazionale ti sei classificato al primo posto (complimenti!). L’anno prossimo ci sarà l’europeo e tra due anni nuovamente il mondiale. Quali sono le tue aspettative e le ambizioni del team italiano?

Le mie aspettative per le prossime competizioni sono di mantenere il piazzamento ed il livello acquisiti fin qui. Per migliorare avrei bisogno semplicemente di piu fondi. Li userei per volare di piu in quanto parlando con il team americano ho saputo che loro si son allenati ben 120 ore dall’inizio dell’anno, e sempre han volato con un allenatore a terra che li seguiva. Si capisce perchè erano cosi bravi, io ho fatto solo circa 8 ore senza nessuno che mi seguisse da terra. Purtroppo son queste le mie possibilità economiche. Non penso di riuscire a sborsare nuovamente i costi necessari alla preparazione di un evento cosi a meno di non ricevere qualche aiuto. Mi piacerebbe trovare uno sponsor per poter magari prendere un aereo nuovo da tenere in Italia e poi pagare un allenatore per fare qualche volo di allenamento serio tipo tre volte prima del campionato. So comunque che questa idea resterà probabilmente solo un bel sogno.

Parlando del WAC:

  • Vista la situazione non tanto felice dell’AeCI, il mondiale di acrobazia aerea poteva essere un modo per promuovere l’aviazione sportiva; ho notato che (purtroppo) l’evento non è stato pubblicizzato come avrebbe meritato, e secondo me è stata un’occasione persa per far avvicinare la gente a questo sport. Solo per farti un esempio… io sono venuto a Foligno da Roma in macchina il sabato mattina, lungo la strada non ho trovato 1 solo cartello che pubblicizzasse i WAC.

Su questo ti do pienamente ragione, però non posso dare la colpa agli organizzatori dei WAC, ne tantomeno all’aeroclub di Foligno. Senza voler esagerare posso affermare che tutto quello che hai visto è stato realizzato da Irene Pasini aiutata dal presidente del club di Foligno E BASTA. Mi è inoltre sembrato di capire che l’aeroclub d’italia invece di aiutare l’organizzazione non ha fatto nulla, tant’è che non era nemmeno presente con uno stand! Riporto cio che son venuto a sapere, il comandante di Cervia (aeroporto  militare ben piu grande di Foligno) aveva dato la sua disponibilità ed il benestare (a voce) per ospitare i WAC. per ospitare i WAC. Purtroppo l’aeroclub d’italia, che deve ufficializzare tutte le richieste all’aeronautica o ai vari orgnai internazionali, ha ritardato l’invio della richiesta cosi tanto da non poter piu permettere ai militari il decorso della pratica dalla loro parte. Risultato? A circa 3 mesi dall’inizio dei WAC, ancora non c’era un aeroporto disponibile. PER FORTUNA c’è stato l’aiuto di Foligno che ha potuto salvare la situazione altrimenti quast’anno probabilmente non si sarebbero disputati i campionati. Questo ti fa capire che una persona o due, son troppo poche per poter organizzare una cosa cosi grossa stando anche attenti a cio che succede attorno al campionato.
Questo fa capire che una persona o due, son troppo poche per poter organizzare una cosa cosi grossa stando anche attenti a cio che succede attorno al campionato come puo essere la pubblicità mediatica dello stesso. Dobbiamo essere realisti, purtroppo in Italia non c’è la mentalità. Basta guardre le squadre partecipanti ai WAC. La francese aveva un team manager, un allenatore, un reported dei media nazionali e uno o due meccanici oltre che ovviamente i piloti. I russi erano messi quasi uguali, gli mancava il reporter. Gli americani idem, ecc. ecc. Noi eravamo in due piloti e basta, io ho fatto sia da pilota che da il team manager e per la parte di meccanico ci siamo arrangiati da soli e una grossa mano ce l’ha data Sergio Dallan. Fare il team manager vuol dire essere presente a tutti i briefing. Purtroppo non ho potuto esserci ad un paio perchè dovevo volare. Non mi sembra molto serio da parte di tutto il mondo aeronautico italiano, con i mondiali in casa, non aver nessuno che si proponga per aiutare i propri atleti. Mai nessuno che si sia offerto di dare una mano ne a noi e mi sembra di capire nemmeno ad Irene. E poi si parla di mala organizzazione … ma per piacere!!!

  • Inoltre ho letto nei vari forum frequentati principalmente da piloti VDS (anche io ho l’attestato VDS) alcune lamentele riguardo la mancata autorizzazione per atterrare a Foligno il sabato o la domenica con gli ULM. O meglio, inizialmente l’AeCI aveva dato l’autorizzazione, dopodichè è stata revocata. Non pensi che anche questa mossa abbia fatto perdere fiducia nei confronti di chi amministra l’aviazione sportiva in Italia?
Sono a conoscenza delle lamentele di cui parli. Da un punto di vista degli spettatori hai perfettamente ragione, ma dal punto di vista del concorrente PER FORTUNA che qualcuno ha messo questa limitazione per la durata della gara!!! Ti spiego il motivo. Per quanto riguarda la gara ci sono delle cose che semplicemente non sono compatibili, come il traffico estraneo alla competizione sia in volo che a terra ed anche gli spettatori che interagiscono son i concorrenti. Per la parte in volo ai campionati si usa la radio solamente per contattare il capogiudice una volta in volo perchè lui ha solo la radio come possibilità per bloccare un pilota pericoloso per se stesso o per una intrusione di un altro traffico. Non si fanno chiamate per mettere in moto, non si fanno per rullare, per allinearsi e nemmeno per decollare. Questo è fatto comunque in totale sicurezza con l’ausilio di piu persone a terra che indicano al pilota cosa fare e quando farlo. Cosi facendo si lascia il pilota libero di concentrarsi al massimo prima del volo. I visitatori sono tenuti a debita distanza dai piloti perchè questi devono concentrarsi prima di montare in aereo. Normalmente a me piace socializzare, anche se di persona sono un po’ timido e non spiaccico una parola, ma mi fa piacere fare amici e soprattutto far felici quelli a cui piace il volo, magari semplicemente portandoli a vedere da vicino un aereo acrobatico. Però durante i campionati, addirittura il giorno prima di un volo, non desideravo altro che stare solo e concentrarmi. Ogni persona che mi parlava mi dava ai nervi, cosa che solitamente non è cosi. Addirittura mi son trovato a rispondere male ad amici anche se non avrei mai vouto farlo. Questo è causato dallo stress della competizione che è veramente elevatissimo.
Ti faccio un altro esempio. Lo scorso anno ho partecipato al campionato europeo a Touzim in Republica Ceca. Mentre stavo volando il mio programma libero nel quale era prevista una interruzione per problemi meteo, rientrando nel box mentre facevo la prima figura, il capogiudice mi ha chiamato dicendomi BREACK BREACK BREACK. Nel bel mezzo della manovra mentre mi preparavo a fare un frullino su una linea a 45 gradi a scendere, ho virato a sinistra allontanandomi dal box. Per fortuna ho virato a sinistra altrimenti probabilmente non sarei qui a scriverti. Un traffico che arrivava da un aeroporto vicino, era entrato nel box pensando che io fossi andato ad atterrare dopo l’interruzione. Questo è un esempio lampante che ho provato sulla mia pelle e che gradirei non provare piu. Quindi benvenga il blocco del traffico durante la gara.
Diverso è il caso della manifestazione. La Domenica mattina si sarebbe potuto lasciare atterrare chiunque per godersi la manifestazione il pomeriggio. Poi si potrebbe aver riaperto i decolli al termine della manifestazione o al giorno dopo. Anche qui penso che la questione sia dovuta alla inesperienza del direttore di manifestazione che non conosce il mondo delle manifestazioni civili, ne tantomeno quello dell’acrobazia sportiva. Son rimasto invece deluso anche io vedendo che pur avendo a disposizione i migliori piloti del Mondo per un airshow, l’organizzazione sia andata a chiamare piloti e mezzi che con l’acrobazia sportiva non c’entrano nulla. Senza nulla togliere a questi bravissimi piloti. Dovro indagare su questo fatto, non ne conosco i motivi.
  • Ho avuto la sensazione che Foligno (inteso sia come “città” che come “aeroclub”)  avesse paura di dover organizzare un evento del genere e di dover accogliere piloti in volo e appassionati via terra. Il sabato la gente era costretta ad assistere alla gara di Freestyle dal parcheggio, dietro la recinzione, sotto il sole. Capisco che ci sono norme di sicurezza da rispettare ecc ecc… ma secondo me, una soluzione migliore si poteva trovare.
Per il freestile si parla sempre di gara. In gara si vola per i giudici, non per il pubblico. Nella fattispecie i giudici non erano neanche nel sedime aeroportuale quindi sarebbe stato impossibile spostare il pubblico fuori dall’aeroporto, non trovi?
  • Anche perchè la domenica i cancelli sono stati aperti, e la gente poteva entrare – dopo aver pagato il biglietto di ingresso da 5€. Ripeto: io  ho avuto la fortuna di ricevere il pass da Hamilton, ma ti posso assicurare che appena ero arrivato mi aveva preso lo sconforto, ed ho visto gente venire da molto lontano ed arrabbiarsi (di brutto) con gli addetti alla sicurezza, vista la scarsa informazione. Posso solo immaginare le reazioni dei supporter dei team stranieri che sono arrivati a Foligno (se c’erano), e che sono dovuti restare fuori dall’aeroporto dopo un lungo viaggio… te hai avuto modo di partecipare a competizioni anagolghe all’estero?
Capisco la frustrazione nel dover pagare per un airshow che poi non si è nemmeno potuto godere appieno, e soprattutto senza saperlo per tempo! Purtroppo non so cosa dirti a riguardo. So solo che due anni fà i WAC sono stati in Inghilterra a Silverstone e per la manidestazione hanno usato la stessa formula. Sinceramente non sono pratico di queste cose, non saprei che dire. Capisco che in manifestazione il centro deve essere il pubblico, ma con un aeroporto come Foligno (scelta obbligata) ti confesso che non saprei dove poterlo mettere il pubblico perchè veda bene. Semplicemente non lo trovo un aeroporto adatto ad una manifestazione.
  • Hai notato qualcosa di diverso nell’organizzazione?
Per la gara l’organizzazione italiana è stata avanti anni luce a tutte le altre gare a cui ho partecipato. Questo è stato riconosciuto sia da tutti i piloti, team manager e supporter, sia addirittura dalla giuria internazionale. Tutti hanno richiesto in coro che si organizzino gli europei il prossimo anno e anche i WAC tra due anni. L’organizzazione ha gentilmente risposto che non pensa ciò sia possibile per mancanza di fondi. 🙂
  • A parte questo.. veniamo alla domanda più scottante… i piloti ed i vari team che giudizi hanno espresso sull’organizzazione e sull’ospitalità? Sono rimasti soddisfatti? Abbiamo fatto una bella figura? 😀
Non ho mai sentito cosi tanto commenti positivi.
  • La domenica era previsto “Il Gran Gala dell’Acrobazia Internazionale”, ho notato che rispetto al programma iniziale presentato al pubblico ci sono stati dei cambiamenti. C’è stato qualche problema?
Non ho sentito parlare di problemi, però ho notato anche io un’insolita mancanza di campioni. So che Mamistov non ha potuto volare perchè aveva problemi al motore, quindi lui è “scusato”. Però non conosco il motivo della mancanza degli altri.
  • Comunque, veder “volare” delle leggende come Fantoba e Kairys non è cosa da tutti i giorni, è stato qualcosa di davvero eccezionale, che dovrebbe ripetersi più spesso!
Hai ragione che son molto bravi, Castor poi è una sagoma, simpaticissimo. Tutta la squadra spagnola è particolarmente simpatica. Poi tra gli altri ci sono quelli piu e quelli meno simpatici….
Il team della Rrepubblica Ceca ha fatto una serata conviviale con le loro specialità sottaceto e birra a gogo, MITICI!! Poi l’han fatto anche gli spagnoli con due paelle alle quali noi italiani abbiamo affiancato il vino, e anche i francesi si son aggregato ai tedeschi per una serata a base di salamini, formaggio e buon vino.
Queste serate son nate grazie a Sergio Dallan e agli altri del team italiano anni fa. Infatti era usanza la serata italiana ai campionati. Quest’anno abbiamo saltato perchè eravamo in Italia, ma lo scorso anno l’abbiam fatta in Ungheria e l’avremmo fatta anche in Repiblica Ceca se non avessi dovuto rientrare prima per problemi familiari. Come dice qualcuno siamo una bella famiglia che si riunisce una volta all’anno.

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