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Ultimo volo per il Boeing 247D

Ieri, 26 aprile, ha volato per l’ultima volta il Boeing 247D, il liner più anziano al mondo ancora volante prodotto da Boeing.

Il Boeing 247D è decollato da Paine Field di Everett, Washington, dove aveva subito il restauro finale… direzione Boeing Field a Seattle, dove sarà esposto presso il “The Museum of Flight“. Ai comandi Mike Carriker e Chad Lundy, i due test pilot del Boeing 787 Dreamliner.

 

E’ stato costruito nel 1933, numero di costruzione 1729, registrato con marche N13347. E alimentato da due motori Pratt & Whitney Wasp da 550 cavalli.

Negli anni ’30 il 247 era un aereo all’avanguardia, sia per la tecnica di costruzione in alluminio anodizzato sia per l’introduzione di alcune novità come il carrello retrattile, ala a sbalzo, flap. Con la versione 247D sono state introdotte ulteriori migliorie come le cappottature NACA per rivestire i motori radiali e il gladescreen per evitare i riflessi sul cockpit durante il volo notturno. Inoltre era dotato di pilota automatico, comandi trim, sistema antighiaccio sulle superfici alari e piano di coda.

Entrò in servizio nel 1933 con il volo inaugurale San Francisco – New York, completato in 19 ore e mezza, un record per l’epoca. Per la prima volta i passeggeri potevano attraversare gli Stati Uniti senza dover cambiare aereo e dover effettuare soste notturne.

Nel 1934 il Boeing 247D, alleggerito degli allestimenti non necessari, partecipò alla gara di endurance MacRobertson Air Race dall’Inghilterra all’Australia, completando il percorso in 85 ore e mezza.

Boeing 247D Inghilterra-Australia

Ne furono costruiti in tutto 75, ad oggi ne sono sopravvissuti solo 4 esemplari  di cui solo uno volante, ed è atterrato ieri a Seattle

 

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