Curiosità e Storia

Illustrazione della spedizione del dirigibile Italia al Polo Nord

Lo scorso 24 maggio vi abbiamo raccontato del sorvolo delle Frecce Tricolori sul Museo Storico dell’Aeronautica Militare e della Cerimonia commemorativa in occasione del 90° Anniversario della spedizione del dirigibile “Italia” al Polo Nord, comandata dal Gen. Umberto Nobile.

Per celebrare l’impresa di Nobile è stato esposto nel Museo Storico un pannello realizzato dall’illustratore Amedeo Gigli che ripercorre la cronistoria della spedizione, dalla partenza del 23 maggio 1928 al recupero degli ultimi superstiti da parte del rompighiaccio sovietico “Krasin” avvenuto il 14 luglio.

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L’illustratore Amedeo Gigli descrive il pannello: “Mostra in sintesi i protagonisti della terza esplorazione, su cinque programmante, della quale si ebbe, purtroppo, un esito drammatico, con l’impatto della navicella sui ghiacci del pack.

A sinistra viene mostrato l’equipaggio che prese fisicamente parte a questa spedizione: il Generale Nobile con la sua mascotte, la piccola fox terrier “Titina”, e il destino di ciascuno di loro nella tragedia.

Oltre al dirigibile e all’immagine dell’incidente, vengono mostrati, su riquadri autonomi, gli altri protagonisti. Giuseppe Biagi con la sua radiotrasmittente “Ondina-33”, le nazioni che collaborarono alle operazioni di soccorso (come e con quali mezzi).

Il Fokker del pilota svedese Lundborg che, dopo aver portato in salvo il Generale Nobile, tornato per recuperare un altro ferito, capotta sul ghiaccio trasformandosi in un ancoraggio della famosa tenda rossa, la quale rischiava di venire trascinata via dalle violente raffiche di vento.

Non si poteva non rappresentare il grande esploratore svedese Roald Amundsen il quale, pur essendo in polemica personale con Nobile, non esita a decollare su un aereo alla sua ricerca, svanendo nel nulla insieme a tutto il suo equipaggio.

Viene mostrata la famosa tenda rossa con una nota molto interessante sulla sua colorazione. L’S.55 di Umberto Maddalena, il primo a scorgere i superstiti, e il rompighiaccio sovietico “Krasin” che raggiunse la tenda e raccolse i superstiti.

Al di sotto delle immagini descritte, un testo narra la cronologia completa della vicenda, dall’ora di partenza del dirigibile dalla Baia del Re (4:28 del 23 maggio 1928), fino al 14 luglio con il recupero degli ultimi soccorritori.

Un’opera che aiuta a mantenere vivo il ricordo dell’impresa e a rendere omaggio all’equipaggio che in nome dell’Italia si avventurò alla scoperta del Polo Nord.

Presso il Museo Storico è possibile visionare anche altre opere realizzate da Amedeo Gigli.

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Un Commento

  1. Ho avuto l’onore di conoscere Nobile e di lavorare per circa 10 anni presso l’Istitto di Aerodonamica di Napoli,aa Lui, dedicato. Ho conosciuto di persona anche Amedeo Gigli, di cui ho una litografia a tema spaziale, con dedica! Allora dirigevo la rivista ASTRONAUTICA:

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