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Incidente Shoreham Air Show: la CAA annuncia regole più severe

Sabato 22 Agosto un Hawker Hunter è precipitato nel Regno Unito lungo la strada A27 durante il Shoreham Air Show, provocando la morte di 11 persone. Il pilota è in condizioni critiche.

hawker huter shoreham

L’Hawker Hunter ha impattato il suolo mentre completava una manovra acrobatica denominata “looping”, la quale consiste nell’eseguire una circonferenza a sviluppo verticale. E’ una delle manovre più conosciute, nota anche con il nome di “giro della morte”. Questo infausto nome nasce agli albori dell’acrobazia quando il looping era stato solo teorizzato sulla carta e nessuno era riuscito ad eseguirlo. Fino a quando nel 1913 il pilota russo Pëtr Nesterov eseguì per primo questa manovra con il suo Nieuport IV, sfatando il mito del “giro della morte”.

L’Hawker Hunter T7 coinvolto nell’incidente aveva prestato servizio nella Royal Air Force a partire dal 1955, ed era passato in mani private dal 1998, con matricola G-BXFI. Il pilota, Andy Hill, 51 anni, ha più di 12.000 ore di volo ed è descritto dai colleghi come molto esperto, ex comandante British Airways ed ex istruttore di volo nella Royal Air Force.

Come si può vedere dai numerosi filmati diffusi in rete, l’Hawker Hunter ha iniziato il looping a bassa quota (a prima vista direi troppo bassa), perdendo molta velocità dopo aver raggiunto il top della manovra. Di conseguenza il pilota ha chiuso la manovra ad una quota più bassa di quella iniziale. Accorgendosi dell’errore ha provato a richiamare l’aereo, provocando uno stallo dinamico ed il conseguente impatto con il terreno.  Le indagini chiariranno se c’è stato un guasto che ha influito sulla corretta esecuzione della manovra o se è stato un errore del pilota. Il caso/fato/sfortuna (chiamatelo come preferite) ha voluto che l’aereo precipitasse proprio lungo la strada, in quel momento molto trafficata proprio per via dell’air show, coinvolgendo numerosi veicoli e persone.

A seguito di questo incidente, la CAA (Civil Aviation Authority – paragonabile alla nostra ENAC) ha emesso un comunicato in cui :
– ordina la sospensione dell’attività di volo per tutti gli Hawker Hunter
– limita le esibizioni aeree per i jet storici (se eseguite su terraferma), vietandone manovre acrobatiche eccetto flypasts (passaggi in volo livellato)
– comunica che saranno riviste le regole di sicurezza e limitazioni per i futuri air show

L’attenzione su questo argomento è molto alta, soprattutto nel Regno Unito, dove questo incidente segue quello del 1° Agosto in cui un Folland Gnat è precipitato durante il CarFest di Oulton Park (UK), causando la morte del pilota.

Addirittura il The Sun ha titolato in prima pagina “Troppo Poco, Troppo Tardi” riferendosi alle restrizioni imposte dalla CAA.

the sun

Accadimenti di questo tipo sono veramente rari, dal 1953 questo è il primo incidente in un air show nel Regno Unito in cui vengono coinvolti degli spettatori. Gli standard di sicurezza sono elevati, ma sicuramente c’è molto da fare per evitare disastri come quello di Shoreham. I media hanno speculato molto su questo tragico evento e la CAA è stata indotta a prendere provvedimenti che secondo me sono alquanto inutili.

Vietare ogni tipo di manovra acrobatica ai jet storici non serve a risolvere il problema, serve solo a diffondere nell’opinione pubblica una falsa percezione di “sicurezza”, come se il problema fossero gli aerei storici. Tra il marzo 2010 e il novembre 2011 le Red Arrows (pattuglia acrobatica del Regno Unito) sono rimaste coinvolte in 3 incidenti di cui 2 mortali, e non è stato preso alcun tipo di provvedimento.

Piuttosto penso sia necessario introdurre degli strumenti per valutare e selezionare i piloti che partecipano agli air show e per selezionare gli organizzatori che si occupano di gestire questi eventi. Verifiche accurate e sanzioni pesanti per chi sbaglia o per chi non rispetta le regole…. programma di volo certificato e approvato… insomma misure di controllo per limitare i rischi entro limiti. Gli incidenti ci insegnano che nessun pilota è immune all’errore (basta ricordare l’incidente di Fornabaio), l’unico modo che abbiamo per difenderci è aumentare i margini di sicurezza, nulla deve essere lasciato al caso e tutto – dalle condizioni fisiche del pilota, alla manutenzione dell’aereo, alla formazione degli organizzatori, al programma di volo – deve essere valutato, pianificato, verificato…

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