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Il 6° Stormo dell’Aeronautica Militare riceve il primo F-35A

Giovedi 16 giugno è stata una data storica per il 6° Stormo. Il primo F-35A con le insegne dei “Diavoli Rossi” ha effettuato il suo primo volo operativo ed è successivamente atterrato presso l’aeroporto militare Luigi Olivari di Ghedi.

Prima di atterrare, l’F-35 ha sorvolato la base aerea di Ghedi in formazione con altri 3 Tornado in rappresentanza dei 3 Gruppi Volo del 6° Stormo, ovvero il 102°, 154° e 155° Gruppo .

L’evento è stato sugellato da una cerimonia alla quale hanno preso parte il generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, comandante della Squadra Aerea di Roma, il generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, comandante della Regione Aerea e Forze da Combattimento di Milano, il colonnello Giacomo Lacaita, attuale comandante dei Diavoli Rossi, e varie autorità locali.

Il 6-01 – questo l’identificativo dell’esemplare di F-35A atterrato a Ghedi – ha poi fatto rientro alla base aerea di Amendola dove opera il 32° Stormo e dove gli F-35 sono già in servizio da diverso tempo.

Non appena saranno conclusi i lavori di riqualificazione e aggiornamento delle infrastrutture della base aerea – termine previsto per fine anno – i Diavoli Rossi potranno operare con gli F-35 da Ghedi. Fino a quella data gli F-35 assegnati al 6° Stormo saranno operativi dalla base di Amendola.

I Tornado IDS, velivoli in dotazione al 6° Stormo e operativi ormai da 40 anni, saranno ritirati dal servizio entro il 2025 sostituiti gradualmente dagli F-35A. Nel periodo successivo sarà il turno dei Tornado ECR.

​Il velivolo F-35 è un sistema d’arma aeronautico di quinta generazione dotato di uno spettro di capacità operative tale da consentire lo svolgimento contemporaneo ed autonomo di tutte le missioni della dottrina aerotattica. Lo stato dell’arte della tecnologia applicata alla sensoristica di bordo e la bassa osservabilità del velivolo (ridotta capacità di essere scoperto da RADAR ostili), sono elementi distintivi che consentono di aumentarne esponenzialmente l’efficacia operativa, garantendo non solo maggiori livelli di sopravvivenza in territori ostili, ma anche una elevata consapevolezza e conoscenza dello scenario tattico, elemento quest’ultimo, estremamente prezioso nei moderni scenari di crisi.

Le elevate capacità di scoperta, identificazione e precisione d’ingaggio, conferiscono al velivolo un potenziale di assoluto rilievo che, unito ad innovative capacità di comunicazione e condivisione real-time delle informazioni essenziali (capacità Net-Centric), fornisce al pilota una gestione del teatro d’operazione senza eguali, rendendo l’F-35 un assetto pregiato che s’inserisce perfettamente nel moderno contesto operativo.

Per queste sue peculiari caratteristiche, il velivolo F-35 è stato scelto come il sistema d’arma più idoneo per le prime linee operative di molte nazioni alleate.

Foto: Andrea Bellandi

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