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Svolto a Catania il primo Corso di Cultura Aeronautica del 2024

Dal 19 al 29 febbraio si è svolto a Catania il Corso di Cultura Aeronautica tenuto da Aeronautica Militare nell’ambito del protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa ed il Ministero dell’Istruzione e del Merito, una iniziativa volta a diffondere la passione per il volo tra gli studenti delle scuole superiori. Si tratta di un concetto collaudato, il CCA esiste infatti da più di 40 anni, evolvendosi costantemente per consentire ad AM di mantenere vivo il contatto con le nuove generazioni, sempre più difficilmente raggiungibili con metodologie tradizionali.

L’organizzazione capillare della tappa catanese ha coinvolto 13 scuole secondarie di secondo grado, molto eterogenee tra loro, da licei a istituti tecnici e professionali, per un totale circa di 150 ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 20 anni, ed è la penultima per l’anno scolastico 2023/2024 , preceduta da Perugia e Bergamo, l’ultima interesserà Siena.

Noi di From The Skies abbiamo partecipato al Media Day, che si è tenuto presso l’Aeroporto dell’Aeronautica Militare di Sigonella, sede tra gli altri del 41° Stormo Antisom: la prima parte della mattinata è dedicata alla familiarizzazione degli studenti con i velivoli, segue una presentazione del CCA, con una conferenza che vede la partecipazione dei Comandanti del 60° e 41° Stormo e delle autorità locali, ed infine la attività di volo.

Dopo i saluti iniziali il Corso di Cultura Aeronauticaviene introdotto come una opportunità bilaterale: per l’Arma Azzurra è l’occasione di stare in mezzo ai giovani e trasmettere loro i suoi valori fondanti, per i giovani è innanzitutto l’occasione di scoprire e di appassionarsi al mondo del volo, nonché l’opportunità di scoprire future professioni appaganti: non necessariamente quella, spesso ambita e idealizzata, del pilota, ma anche altre egualmente importanti legate al traffico aereo, o alla manutenzione velivoli, o a professioni legali o sanitarie.

Il corso è impostato su tre fasi: una preselezione, tre giorni di preparazione teorica intensiva, e attività di volo vera e propria.

150 tra ragazzi e ragazze vengono selezionati dopo il superamento di un test preselettivo per prendere parte a tre giorni intensivi di lezioni su fondamenti dei principi aerodinamici, strumentazione degli aeromobili, sicurezza del volo, meteorologia, e controllo del traffico aereo, tutte integrate da materiale didattico e divulgativo predisposto dal personale del 60°Stormo. Al termine dei tre giorni viene somministrato un secondo test che qualificherà i migliori 50 classificati come copilota accanto al personale AM durante i voli, e i restanti 100 proveranno comunque l’ebbrezza del volo, ma da passeggeri.

Il Media Day si colloca temporalmente tra il secondo test e l’attività di volo utilizzato anche per il primo contatto e la familiarizzazione di allievi e allieve con il protagonista del corso, il SIAI Marchetti U-208A, un momento importantissimo perché consente ai partecipanti di toccare con mano quanto imparato con la teoria.

Dopo l’attività di volo tra i primi due classificati tra i 50 partecipanti “piloti” verranno premiati con uno stage estivo di una settimana a Guidonia, casa del 60°Stormo, dove prenderanno parte ad attività aeronautiche di mattina, tendenzialmente con gli alianti Grob G.103 Twin Astir II, e attività culturali e ricreative al pomeriggio, come visite ai beni culturali e/o escursioni.

Alla fine della conferenza approfitto dello spazio riservato alle domande per chiedere al Comandante del 60° Stormo, Col. Michele Cesareo, come mai il velivolo protagonista del corso sia proprio il SIAI U-208A: è presto detto, l’ala bassa lo rende molto stabile, consuma poco, è un buon “padre di famiglia” che può perdonare errori commessi alle prime armi, dispone di doppi comandi, quattro posti e di un gancio per il traino alianti. Caratteristiche non proprio facili da trovare tutte insieme su un solo velivolo.

Prima di proseguire con il racconto della giornata vale la pena spendere due parole sul SIAI U-208A, nuova denominazione del SIAI 208M, quadriposto di costruzione interamente metallica, ad ala bassa, carrello retrattile ed elica a passo variabile: nel 1968 la positiva valutazione dell’Aeronautica Militare di quattro S.205M, versione militare del riuscitissimo quadriposto da turismo SIAI, determinò la commissione di un lotto di 25 esemplari di S.208M alla SIAI, destinati ad addestramento, collegamento, e traino alianti. Rispetto al S.208 civile la versione “M” si differenzia per diversa strumentazione di bordo, due portelli di accesso sganciabili in emergenza, il gancio di traino alianti opzionale e la mancanza dei serbatoi alle estremità alari. Successivamente Aeronautica Militare ordinò altri 16 esemplari di 208M, convertendo inoltre quattro S.205M in 208M.

Terminata la conferenza ci spostiamo sul piazzale del 41°Stormo dove i ragazzi e le ragazze partecipanti impegnati a familiarizzare con i SIAI U-208A posano per la foto di gruppo di rito insieme ad autorità e personale AM, poi il pullman di Aeronautica Militare li riaccompagna a Catania dove avranno modo di ripassare per tutto il fine settimana prima di passare alla parte pratica del corso.

Il primo scaglione dei voli del Media Day è riservato alle autorità, il personale AM indirizza i passeggeri presso i velivoli, che mettono in moto effettuando il rullaggio in sequenza, decollando e virando verso sud. Mentre attendiamo il ritorno dei quattro 208 sentiamo il sibilo di un motore Viper aumentare d’intensità, è un MB 339 del 61°Stormo che decolla. A terra il vento continua a soffiare da sud quando scorgiamo i 208 in una bella formazione a bastone lungo l’asse pista, che rompono con una bella apertura per ripresentarsi in atterraggio.

Tocca a noi, ci viene assegnato il velivolo 60-42 MM62004, uno di quelli che ha sfoggiato la magnifica livrea speciale celebrativa del Centenario di Aeronautica Militare, che si è aggiudicata fra l’altro il trofeo al Concours d’élégance del RIAT. Veniamo aiutati da un moviere a salire a bordo dell’aeroplano e ad allacciare le cinture, il nostro pilota sarà il Ten. Col. Roberto De Luca, che ci illustra le caratteristiche del velivolo e del suo motore, decantandone la parsimonia nei consumi (quasi 4 ore di autonomia), e con un rapido briefing ci anticipa le tappe del volo che andremo ad effettuare.

Siamo il numero tre in ordine di rullaggio, ci allineiamo sulla pista 28L, la cui larghezza consente agli aerei di disporsi a scacchiera, ovvero a coppie di due sfalsati per evitare la turbolenza generata da quello che precede. Freni rilasciati, manetta tutta dentro ed il Lycoming 0-540-E4A5 eroga tutti i suoi 260 hp di potenza fino a portarci in aria, fa un certo effetto potere ammirare un Airbus A330 Voyager KC3 della RAF dall’alto.

Dopo la prima virata a sud accorciamo le distanze tra i velivoli, mantenendo comunque un margine di sicurezza a causa del vento, arrivati sulla costa puntiamo la prua verso l’imponente Etna, la cui cima innevata è avvolta dalle nubi, e al traverso della foce del Simeto una virata sfogata a sinistra ci riporta in direzione della 28L, che sorvoliamo in formazione Echelon destra, effettuiamo una apertura a sinistra e chiudiamo il circuito in atterraggio con una grossa, è il caso di dirlo, sorpresa: scorgiamo infatti sulla taxiway “Whiskey 7”, uno dei sei C130J del 37th Airlift Squadron USAF con la livrea speciale dedicata all’80esimo anniversario del D-Day che ricorrerà il 6 giugno 2024.

Rulliamo verso il piazzale con dei sorrisi che vanno da un orecchio all’altro, e con una foto ai piloti concludiamo questa magnifica mattinata.

Il corso, conclusosi con una emozionante cerimonia al Centro ‘Le Ciminiere’ di Catania, ha consentito ai ragazzi e ragazze partecipanti di sperimentare l’ebbrezza del volo e di realizzare che obiettivi ambiziosi richiedono impegno, passione e costanza, nonché di avvicinarsi alla cultura dell’Arma Azzurra, al servizio del Paese 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, nel ruolo di Difesa Aerea e in trasporti sanitari urgenti, ricerca e soccorso e interventi in caso di calamità naturali.

Un caloroso ringraziamento va a tutto il personale di Aeronautica Militare, in particolare al Magg. Pil. Stefano D’Imperia, al 1°Lgt. Carmelo Savoca, al Cap. Pil. Antonello Calabrese, all’Av.Ca. Chiara Sodani e naturalmente al ‘nostro’ pilota Ten.Col. Roberto De Luca.

Testo: Antonio Di Trapani e Victoria Agronsky

Foto: Antonio Di Trapani e Victoria Agronsky

Video: Victoria Agronsky

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