Speciali

Reportage dall’Athens Flying Week 2023

Arrivati ad Atene venerdì 1 settembre percorriamo l’autostrada quando, giunti all’altezza di Schimatari, vediamo il cielo tingersi con i colori della bandiera emiratina, gli MB339 di AlFursan stanno dando spettacolo. Accostiamo in sicurezza il veicolo e ci godiamo lo show, nonostante la luce non sia propriamente perfetta. Decidiamo di spostarci e ammirare, una volta tanto senza fotografare, tutta la potenza di due coloratissimi F-16 solisti: Dannebrog, celebrativo degli 800 anni della bandiera danese, e Dream Viper, l’F-16 belga pilotato da ‘Vrieske’. Riusciamo a vedere anche gli Al Fursan che decollano nuovamente per una sessione fotografica con lo Skyvan, ma il numero 5 ha un problema e rimane a terra. Niente paura, istantaneamente si attiva il servizio di sicurezza, e l’indomani saranno pronti ad esibirsi al completo. Pregustando lo spettacolo del giorno dopo rimaniamo nei pressi della base, osservando un AW139 decollare: mentre chiacchieriamo tra di noi sulla possibile nazionalità dell’elicottero abbiamo una magnifica sorpresa, si tratta di un AW139 del 15° Stormo come possiamo notare dopo che fa una Schneider praticamente sulle nostre teste.

Che dire, come inizio non c’è male!

Sabato la statica dell’Athens Flying Week si conferma estremamente ricca e ben organizzata, a sinistra dell’ingresso principale è possibile toccare con mano, letteralmente, gli elicotteri greci e l’Eurofighter Typhoon con la livrea pixelata della Royal Saudi Arabia Air Force. A destra è possibile ammirare da vicino quasi tutti i tipi in servizio con la Hellenic Air Force, l’aeronautica militare greca , dal T-6A Texan II, passando per il venerabile e rarissimo Rockwell T-2C’ Buckeye’, il leggendario F-4E AUP Phantom II, fino al Mirage 2000-5 del 114 Combat Wing, ed ultimi solo in ordine cronologico, un T346 ed un Dassault Rafale del 332 Squadron ‘Geraki’(Falchi)! Tra gli ospiti internazionali spiccano senza dubbio gli F-35 USA, affiancati da diversi ospiti stranieri: due Pilatus PC-7 ‘Viper ‘austriaci, un Panavia Tornado ECR del 51 TLG della Luftwaffe, ed un F-16BM della Royal Danish Air Force.

 

La manifestazione ha inizio con il lancio di paracadutisti che portano la bandiera delle forze armate greche e quella del logo di Athens Flying Week 2023, ma poco dopo un’altra bandiera, stavolta disegnata dai fumi di tre Van’s RV-7 appare nel cielo di Tanagra: si tratta del tricolore italiano, dipinto in cielo dal WeFly! Team. Il team, composto da Alessandro Paleri, Marco Cherubini, Erich Kustatscher, istruttore che non ha bisogno di presentazioni, Walter Mondani e Pino Di Feo è stato fondato nel 2007 da un’idea di Alessandro Paleri, l’attuale leader, e di Fulvio Gamba, scomparso nel 2008 in un incidente di volo. I Van’s sono autocostruiti, con un comando ideato proprio da Alessandro Paleri, ingegnere aeronautico, che riunisce timone e gas in una unica leva rendendo così possibile il pilotaggio senza i pedali. Eh già, perché per chi ancora non li conoscesse, si tratta di un team unico al mondo, nel quale due dei suoi tre piloti sono disabili. La danza armoniosa dei tre velivoli, che dipingono anche i colori della bandiera greca in cielo, viene commentata a terra da Pino Di Feo, speaker e PR del team e giornalista aeronautico.

La performance seguente è nuovamente italiana, si tratta dell’aliante SWIFT S1 “Leonardo” di Luca Bertossio, le cui magnifiche evoluzioni accompagnate da una adrenalinica colonna sonora e sottolineate dai fumi ipnotizzano il pubblico.

Una volta atterrato il nostro campione arrivano per un passaggio in formazione, eseguendone poi altri singolarmente, gli aerei del 360 Air Training Squadron della Hellenic Air Force Academy, un Tecnam P2002JF Sierra ed un più variopinto Cessna T-41D Mescalero.

Comincia poi il display di un Sikorsky S-70 della marina militare greca che fa da sfondo ad una dimostrazione delle forze speciali dopo averne sbarcato una parte. Il pubblico osserva poi, abbastanza esterrefatto, l’intervento un CH-47D Chinook dell’esercito greco impegnato nell’estrazione veloce delle forze tramite una piattaforma sospesa agganciata al gancio baricentrico!

Nel frattempo da un NH-90 dell’Ellinikós Stratós (Esercito Greco) a quota estremamente elevata si lanciano altri paracadutisti, ognuno con una bandiera dei diversi corpi delle forze armate greche. Atterrati i parà l’NH-90 simula l’estrazione di un ferito da una zona di combattimento. Il display dei numerosi tipi di elicottero in servizio in Grecia prosegue con un Super Puma del SAR che simula la ricerca e cattura di un elemento ostile. Il display ad ala rotante delle forze armate greche si conclude con due AH-64 Apache, che simulano l’ingaggio di un obiettivo a terra con il cannone M230.

L’Apache ha decisamente scaldato il pubblico, ma lo sfrecciare dell’F-16 danese porta lo show su un altro livello! Pur trattandosi di un “anziano” Block 10 con quasi 50 anni di servizio alle spalle il velivolo manovra stupendamente, con largo uso di postbruciatore e flares.

Mentre l’F-16 rulla a favore di pubblico si allineano sulla pista sei CASA C-101 Aviojet in dotazione alla Patrulla Aguila: il settimo elemento, il numero 3, purtroppo non è presente, ma l’assenza viene ampiamente compensata dal dinamico commento dello speaker della Patrulla. La pattuglia spagnola termina l’esibizione stendendo i colori nazionali con il loro inno in sottofondo. Mentre gli spagnoli rullano al parcheggio, sulla taxiway parallela si mostrano al pubblico i BAe Hawk dei Saudi Hawks, mentre il cielo si riempie del rombo dei due motori EJ200 dell’Eurofighter Typhoon saudita, le cui evoluzioni sono sottolineate da due generatori di fumo installati sotto le ali a delta. Una volta atterrato il grosso caccia la pattuglia saudita bianca e verde decolla per una esibizione mozzafiato, che potrebbe ricordare in parte quella delle Red Arrows inglesi, omaggiando i padroni di casa di una gigantesca palma disegnata nel cielo e stendendo i colori della bandiera greca sul cielo di Tanagra.

La perla dell’edizione a cui avevamo partecipato nel 2021 è stato il passaggio degli F-4 Phantom II AUP, questa volta va ancora meglio: i Phantom decollano direttamente da Tanagra, procurandoci un brivido simile a quando abbiamo visto volare per la prima volta l’F-104 a Pratica di Mare Neanche il tempo di guardare sparire all’orizzonte le scie di denso fumo nero lasciate dai J79 che decollano in sequenza due Mirage 2000 ed un Rafale. Poco dopo fa il suo ingresso sul cielo campo uno dei quattro Erieye EMB-145H in dotazione al 380 AEW&C (Airborne Early Warning and Control) Squadron scortato da un F-16 ed un Rafale, seguono un C130 Hercules del 356 Tactical Transport Squadron che esibisce uno special color raffigurante Ercole in fusoliera, ed una formazione mista composta da Rafale, Mirage 2000, F-4 Phantom ed F-16.

Non appena gli assetti greci atterrano decolla in pochissimi metri e a tutto postbruciatore l’F-16 belga ‘Dream Viper’, probabilmente la livrea più apprezzata in tutto lo show. L’aereo è totalmente verniciato di nero, sul muso porta il numero 19,  in quanto ‘Vrieske’ è il diciannovesimo solista belga da quando è attivo il Solo Display della Belgian Air Component. Le striature della vipera, riferimento al nomignolo attribuito all’F-16 Fightning Falcon, sono in grigio antracite sulla metà superiore del velivolo, mentre ali e ventre sono dipinte in un verde acceso, con la testa della vipera sulla deriva. Tenendo fede alla tradizione dei solisti belgi, anche questo velivolo mostra sul piano di coda sinistro la bandiera belga e su quello destro la bandiera della nazione ospitante. Ah, osservando attentamente la sua pancia noterete che alcune linee tra le “squame” sono in realtà una scritta ripetuta molte volte, che recita ‘Dream Viper-Eyes on the prize’, si tratta di un motto motivazionale di ‘Vrieske’e del suo team. Il display del Dream Viper ha davvero qualcosa che fa pensare ad un serpente, il velivolo viene manovrato da ‘Vrieske’, ora scartando di lato, ora puntando il muso su e giù di colpo, eseguendo dei passaggi mozzafiato. Terminata l’esibizione del Dream Viper, che non perde occasione per farsi ammirare da vicino rullando sulla taxiway lato pubblico, inizia quella del T-6 Texan II del Daedalus Demo Team, del quale è possibile ammirare la bella livrea da qualunque angolazione.

Quanto visto finora è stato magnifico, eppure siamo soltanto a metà dello show!

Nel caldo pomeriggio di Tanagra i velivoli della pattuglia Fursan Al Emarat (I cavalieri degli Emirati) degli Emirati Arabi Uniti brillano sulla taxiway con la loro livrea dorata e nera, a rappresentare il deserto e l’olio che giace sotto di esso. Si tratta di sette Aermacchi MB-339NAT, numero non casuale, dato che rappresenta i sette emirati che compongono lo stato. Il legame con l’Italia non si ferma al velivolo utilizzato : nel 2010 Aeronautica Militare Italiana ha avviato una collaborazione con gli EAU, e gli ex piloti delle Frecce Tricolori hanno personalmente addestrato i primi piloti emiratini di questa pattuglia prima a Rivolto e poi in loco.

Il team è composto da un leader, un solista e cinque gregari, che adottano le stesse tecniche di pilotaggio dei piloti delle Frecce. Il volo folle del solista è praticamente identico a quello di Pony 10, mentre altre manovre sono addirittura migliorate: avete presente la scampanata delle Frecce Tricolori? Gli Al Fursan ne fanno due simultaneamente, agli estremi opposti della display line, e il loro cuore dipinto nel cielo è forse il più nitido mai visto! Insomma, un display davvero indimenticabile, grazie anche ai particolari fumi utilizzati dalla pattuglia, come sempre certificati ed innocui per l’ambiente, ma di colori e consistenza davvero incredibili.

Dopo un touch and go ed un passaggio di un Airbus A320 Neo della compagnia di bandiera Aegean Airlines si esibisce il Rafale Solo Display francese, raggiungendo fattori di carico anche di 9 o 10 G, seguito poi dall’avvincente display dell’F-16 greco del Demo Team ‘ZEUS’, che nonostante l’aspetto esteriore conduce una dimostrazione impeccabile.

Giungiamo così al momento dell’esibizione un’altra delle star di questa fantastica dell’Athens Flying Week, l’F-35A del 495th FS appartenente al 48th Fighter Wing dell’USAF, il primo Fighter Squadron fuori dagli USA ad essere equipaggiato con gli F-35. Se l’F-35 di Lakenheath non è già abbastanza per gli appassionati, a pilotarlo c’è il Major Kristin ‘Beo’ Wolfe, comandante del F-35A Lightning II Demonstration Team del 388th Fighter Wing di Hill Air Force Base, nello Utah. ‘Beo’ ha sulle spalle più di 800 ore di volo su F-22A e F-35.

La performance lascia semplicemente senza parole, dal decollo all’atterraggio, con il favoloso Dedication Pass, un saluto ai membri delle forze aeree passati e presenti.

La luce comincia a diventare più calda, e sul campo si presenta l’AW-139 del 15°Stormo di Aeronautica Militare per la sua esibizione. Purtroppo lo Spitfire che avevamo già visto nell’edizione 2021 non riesce ad andare in volo, è già il crepuscolo e la manifestazione arriva alla chiusura con un altro volo di Luca Bertossio: questa volta il suo SWIFT lancia addirittura fuochi d’artificio e presenta due dispositivi pirotecnici alle estremità alari, che evidenziano ancora di più la bellezza delle sue figure acrobatiche…mettiamo via le fotocamere e ci godiamo, emozionati, lo show guardando verso il cielo!

Ma poteva tutto questo bastarci? Chiaramente no, e allora decidiamo di fare spotting il lunedì per goderci le partenze! E che partenze… prima il Daedalus in formazione stretta con un altro T-6 Texan II, poi F-16 greci, uno degli M346 di recente consegna schizza verso l’alto e poi…il rarissimo Rockwell T-2 Buckeye, che effettua una virata esattamente sopra le nostre teste!

Il meteo ormai è peggiorato, ma questo non ferma l’arrivo di un Airbus A400M della Belgian Air Component, intervenuto per supportare il Dream Viper che domenica purtroppo è rimasto a terra.

Come era stato pubblicizzato si tratta probabilmente della miglior edizione di sempre dell’Athens Flying Week, caratterizzata da un programma serratissimo, stand per cibi e bevande adeguati alle presenze ed una ottima logistica per afflussi e deflussi, fatto purtroppo poco comune ultimamente, e dalla presenza di ben tre pattuglie acrobatiche e diversi solisti, tre dei quali F-16 nelle varie versioni.

 

Testo: Antonio Di Trapani  – Foto: Antonio Di Trapani e Victoria Agronsky – Video: Victoria Agronsky

Desideriamo ringraziare di cuore Michele, Oscar e Stam, che hanno reso questa esperienza molto più di un semplice airshow, un totale divertimento!

Articoli correlati

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio